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Contribuir a la retroalimentaciónÈ stata una vera scoperta! Locale molto ben curato, pochi tavoli e distanziati fra di loro che permettono di godersi una cena in assoluta tranquillità. Il menù propone sia piatti di carne che di pesce e per ogni portata (antipasto/primo/secondo/dessert) la scelta offre 4 preparazioni che possono soddisfare tutti i palati. Le porzioni sono giuste e curate nei minimi dettagli, da apprezzare l’abbinamento particolare degli ingredienti che conferiscono quel tocco particolare ad ogni piatto. Una nota di merito particolare va alla ragazza di sala che con la sua gentilezza e professionalità mi ha fatto apprezzare ancora di più la cena. Diventerà uno dei miei ristoranti preferiti. Complimenti!
Come si dice in gergo, la prima volta, mi ci hanno mandato… ma la seconda volta ci sono tornata e tornerò ancora…!!! Il locale è piccolo e accogliente, nel cuore del Fleming, anche un po’ nascosto… ma con una bellissima energia, molto curato nei dettagli nel suo essere minimalista. Thomas è un genio, conosce il mestiere, ama selezionare le Materie prime (di cui conosce provenienza, aziende e … persone), osa nel mixare ingredienti ma lo fa con modestia e semplicità, senza strafare e con risultati molto equilibrati e sorprendenti! In sala solo coccole e sorrisi accoglienti… buona scelta dei vini… scelta tra menu degustazione (da provare) e alla carta… insomma: ringrazio chi mi ci ha mandato
Nel cuore del quartiere Fleming a Roma si trova Moi, un ristorante moderno ed elegante, dove la parola d’ordine è stagionalità e non a caso il menù può subire spesso variazioni. È stata una gran bella esperienza considerando sia il locale che la cucina. Il ristorante si presenta molto piccolo il che può essere una nota positiva o negativa in base al tono di voce dei vari commensali. I coperti sono pochi, l’atmosfera è intima con luci soffuse, piacevole, calda, caratterizzata da uno stile minimal e chic. Il tutto rispecchia appieno l’eleganza del quartiere Fleming. Abbiamo provato il menù degustazione a base di 7 portate per 55€ e debbo dire che i piatti erano tutti ben lavorati ed equilibrati con sapori decisi e intensi. L’unica nota negativa che ho trovato è stata l’eccessiva acidità data dal concentrato di pomodoro e dal vino bianco delle fettuccine con mazzancolle e latte di cocco, oltre al fatto che le fettuccine potevano essere cotte leggermente di più, il cocco non si sentiva, la cremosità poteva essere leggermente accentuata mentre i crostacei cotti un po’ meno. Resta comunque il fatto che la qualità delle materie prime e la lavorazione dietro i piatti sono state eccellenti. Sono rimasto personalmente d’accordo con la guida Michelin per aver premiato questo ristorante come Bib Gourmand 2023 considerando anche i prezzi dei singoli piatti alla carta. Il personale è stato assai cordiale, accogliente, disponibile e tranquillo. Consiglio Moi per un’atmosfera perfetta da cena romantica di coppia a Roma nord. La cucina è piccola e il locale altrettanto e questo consente allo chef di proporre al cliente materie prime sempre di stagione, di grande qualità, avendo pochi coperti, maggior organizzazione e maggior possibilità di cucinare al meglio. La cucina si presenta anche abbastanza tradizionale ma innovativa con piatti creativi come gli gnocchetti alla genovese che dovevano essere ziti ma erano terminati. È stato sicuramente un modo per capire sempre di più la bellezza di queste esperienze e cosa voglia dire mangiar bene con la B maiuscola. Le porzioni erano assai ridotte quasi da ristorante stellato ma ciò è chiaramente pensato apposta perché alcuni piatti come il tonno allitterato con la soia potevano risultare stucchevoli o eccessivi in bocca se assaggiati in maggior quantità e anche per non focalizzarsi troppo su un singolo piatto ma avere sempre fame, voglia e curiosità di provare sapori e piatti diversi godendosi al meglio ogni singola portata e dunque l’intera degustazione… Questa è la classica filosofia che caratterizza questa tipologia di ristoranti definiti gourmet. E’ sempre bello poter imparare dagli chef e prendere spunto da ciò che si assaggia entrando anche nella mentalità dello chef tramite la degustazione, cercando di capire cosa voglia raccontare con i suoi piatti. È bello poter investire al meglio i propri soldi in qualcosa che a casa è difficile fare sia per tempo che per lavorazione che per reperibilità di alcune materie prime. In questo stanno a mio avviso la vera grandezza e bellezza di un ristorante gourmet. Una cosa che mai avevo visto né provato è stato il tiramisù, pensato alla perfezione con una sorta di glassa all’interno di caffè leggermente dolce, forse il più buono e originale che ho mai assaggiato fino ad ora. Anche il caffè versato al momento nella moka in bicchieri molto eleganti e artistici ha conferito attenzione ai dettagli e alla scenografia. Se non si è appassionati di cucina a 360° non apprezzando innovazione e creatività ma limitandosi solo alla tradizione non si riuscirà mai a cogliere appieno la magia di ristoranti di questo calibro.
Locale carino che si presenta bene, i piatti del menù degustazione si presentavano bene,e il servizio era ottimo, ma alcuni piatti avevano sapori un po' off, come il tonno che era troppo salato.(Consiglierei di rivedere leggermente i sapori di alcuni piatti.
Davvero una bella sorpresa questo piccolo ristorante in zona Fleming. Ottima cura dei piatti con chef davvero molto preparato. Tra le osterie Michelin, citazione ben meritata. Tartare di Fassona con spuma di tonno, tagliolini al limone e zafferano e dentice con porcini e patate, tutto ottimo, accompagnati da uno chablis di buon livello. Prezzi accettabili, considerando che il vino ha pesato sul conto. Lo consiglio.